Dolcetto, scherzetto o La Confraternita dell’uva?
Si è così! Ieri sera mentre la maggiorparte delle persone erano vestite da zombie o da streghe e vagavano per la città, io e la mia Family eravamo alla Confraternita dell’uva e devo dire che mai scelta è stata più azzeccata di questa.
Consiglio vivamente di andarci e di ritornarci come faremo noi perché è uno di quei posti (di quei pochi posti) che sanno di Casa. No non lo dico da pugliese, col senso di Casa intendo: verità-calore-essere se stessi.
Ecco ieri sera ho trovato tutto questo.
1 Il posto è carino da matti e i libri sono tanti e per tutti i gusti; sono libri Non ovvi per cui il bello è andare li e avere tempo per spulciare tutta la libreria.
2 Antonio, Mario Bilal e Giorgio (anche se ieri Giorgio non c'era ma Mario è suo fratello quindi se buon sangue non mente...) sono persone vere che non fanno sorrisi falsi perché si fa così con i clienti e io il falso lo "sgamo" subito quindi credetemi!
3 Sicuramente c’è dietro una riscossa, o almeno questa è la percezione che ho avuto io, per cui sono persone che faranno di tutto per portare avanti quello che hanno creato, senza falsare nulla.
4 Infatti il quarto punto importante è dedicato alla qualità dei prodotti e qui si lo dico da pugliese.
La carta del vino è ricca con varie fasce di prezzo ma lo sapete che bevo solo birra per cui io posso dirvi che la birra artigianale che ho assaggiato era super e veniva da un birrificio di Cerignola.
Nelle foto vedrete dei piatti non completi perché non sono riusciuta a bloccarmi per fare prima una foto. Scusatemi ma non ho resistito.
Ci tornerò anche nel pomeriggio per bere un caffè al costo di 1 euro e mangiare un pasticciotto leccese al prezzo di 2. L’stratto costa 3,50 un prezzo leggermente più basto e più giusto rispetto alla concorrenza, come per il resto delle cose. (Bravi!).
Poi voglio dirvi anche un’altra cosa che va oltre il luogo in se ma mica tanto: via Cartoleria l'ho sempre tanto amata, ma tanto tanto!
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